lunedì 11 aprile 2011

Juan Manuel Iturbe Arévalo

Juan Manuel Iturbe, sogno d'estate neanche troppo proibito del Napoli di De Laurentiis, ha firmato per il Porto, per 4.250.000 €, e contratto quinquennale al giocatore. Nato a Buenos Aires il 4 giugno 1993, da genitori paraguaiani, da piccolo si è trasferito al seguito dei genitori nel loro paese natio, il Paraguay, e dunque è dotato di doppio passaporto. Ben presto si segnala alle cronache nazionali per il suo indiscusso talento, tanto che gli addetti ai lavori lo paragonano a Lionel Messi. Alto 1,69, Iturbe gioca indifferentemente come ala destra o sinistra, ed anche come trequartista, mettendo in mostra qualità tecniche fuori dal comune. Calcisticamente è cresciuto nelle giovanili del Cerro Porteño sotto la guida dell’allenatore Pedro Troglio, vecchia conoscenza della nostra serie A. Proprio l’ex calciatore di Ascoli, Lazio e Verona porta Iturbe all’esordio in Primera Divisòn: il 28 giugno 2009 il giovanissimo sudamericano debutta contro il Libertad, in quella stessa stagione con la maglia rossoblu conquisterà il suo primo titolo, il torneo di Apertura 2009. Dopo la militanza nell’Under 17 e nell’Under 20 paraguaiana, a poco più di sedici anni, ha esordio nella Nazionale maggiore paraguaiana, nell'amichevole non ufficiale contro il Cile il 4 novembre 2009. Fin qui tutto bene, tifosi e federazione contenti, il piccolo gioiello promette bene. Dopo l’estate, però, qualcosa cambia. Nel marzo del 2010, Juan Manuel sorprende tutti; non rinnova il suo vincolo con il Cerro Porteño e va a Buenos Aires, dove viene tesserato per giocare con il Quilmes, squadra argentina, neopromossa nella massima serie. Il Quilmes, conta fra i suoi dirigenti anche Anibal Fernandez, ministro degli interni nel governo presieduto dalla peronista Cristina Kirchner. La sua presenza a Buenos Aires diventa una questione di Stato, interviene direttamente il potente presidente del federcalcio locale Julio Grondona, che non vuole lasciarsi scappare il campione in erba. Il Cerro Porteño, ovviamente, insorge, così come i dirigenti federali paraguaiani che parlano senza mezzi termini di un vero e proprio sequestro di persona a fini calcistici. Juan Manuel non gioca nemmeno una partita con il Quilmes ma è immediatamente convocato dall’Under 20 guidata da quello che diventerà poi il successore di Diego Maradona sulla panchina della Selección, Checho Batista. Non solo, per invogliarlo a lasciarsi definitivamente alle spalle il suo passato paraguiano, gli argentini se lo portano pure come sparring partner ai mondiali sudafricani permettendo così a Juan Manuel di allenarsi per un mese assieme a Messi e compagni. Il dado, a questo punto, è tratto, lo “scippo”, come lo definisce la stampa di Asuncion, è consumato. I tradizionali buoni rapporti fra le due federazioni e il peso politico del padrino Grondona fanno smorzare il conflitto. Iturbe, intanto, disputa il campionato sudamericano under 20, giocato in Perù (dal 16 gennaio al 12 febbraio 2011), con la nazionale argentina. Ha segnando tre reti, una più bella dell’altra, in nove partite. Incredibile lo slalom da centrocampo nella partita contro il Cile, un gol alla Maradona. Diventa la stella del torneo vinto poi dai brasiliani. Il 15 febbraio fa ritorno al Cerro Porteno, dove è rimasto fino al luglio 2011. Il 18 febbraio 2011, tre giorni dopo il suo ritorno al Cerro, segna 2 reti in coppa Libertadores, contro i cileni del Colo Colo. Entra ad inizio ripresa, prendendo il posto di Julio dos Santos, stella della squadra che ha giocato in Europa con il Bayern Monaco, Wolsburg e Almeria, e dopo neanche due minuti dal suo ingresso in campo Iturbe segna il 3-1 e chiude il match all' 86' segnando il definitivo 5-2. Le altre reti del Cerro Porteno sono state segnate da, Roberto Nanni (in rete al 2' minuto e al 69' minuto), Julio dos Santos (al 7' minuto) e come gia' detto Iturbe (47' e 86' minuto), mentre le reti del Colo Colo portano le firme di Cristóbal Jorquera (ora al Genoa) e Esteban Paredes. Il centravanti Roberto Nanni, per onor di cronaca, ha giocato due anni in Italia. La sua prima stagione 2005/2006, ha giocato nel Siena in A, (8 presenze, zero reti), poi nel calciomercato di gennaio passa al Messina sempre in A, dove totalizza 9 presenze e una rete, segnata al Lecce il 12 marzo 2006 durante Messina-Lecce 2-1. Dopo i primi 45 minuti le squadre sono sull' 1-1, al 77' il tecnico del Messina, Bortolo Mutti, sostituisce Arturo Di Napoli, e dopo 8 minuti, Nanni sigla il 2-1. A fine campionato, Roberto Nanni per la stagione (2006/2007), passa al Crotone in serie B. Con i calabresi, totalizza 8 presenze e segna 2 reti, nel gennaio si svincola e rimane senza squadra per quasi dieci mesi, prima di ritornare in Argentina al Velez Sarsfield. Dopo 20 presenze e una sola rete in campionato, nel luglio del 2009 accetta di rimettersi in gioco nel Cerro Porteno, con buoni risultati. Tornando al nostro protagonista "Iturbe", nella stagione 2010/2011, in campionato ha giocato 15 partite (solo 4 da titolare), mettendo a segno 3 gol, mentre in Coppa Libertadores (l'equivalente della Champions League europea), ha giocato 8 partite (2 da titolare), e ha segnato 2 reti. In questa stagione 2011/2012 nel Porto ha giocato 3 partite di campionato, 2 in "Taça de Liga" e 1 in  "Taça de Portugal". Nel Porto veste la maglia numero 27, la scorsa stagione nel Cerro vestiva la maglia numero 21.






giovedì 7 aprile 2011

UEFA Europa League 2011-2012

UEFA Europa League 2011-2012

Manchester all'inferno: United e City escono dall'Europa League agli ottavi. Dopo la sconfitta a Old Trafford, i vice campioni d'Europa si arrendono anche nel ritorno all'Athletic Bilbao, che si impone per 2-1. Gli uomini di Mancini battono 3-2 in rimonta lo Sporting Lisbona (gol su rigore e un assist di Balotelli), ma non basta dopo lo 0-1 dell'andata. Ai quarti Valencia, Atletico Madrid, Hannover, AZ Alkmaar, Metalist e Schalke 04.Piange lacrime amare la Manchester calcistica, che vede entrambe le sue squadre dire addio all'Europa. L'impresa più dura toccava allo United, chiamato a ribaltare il clamoroso 2-3 casalingo. Ma anche al ritorno l'Athletic Bilbao di Marcelo Bielsa si dimostra squadra solida: Llorente poi De Marcos e la rete di Rooney serve soltanto a rendere la sconfitta meno pesante ai Red Devils. Ma la pillola resta amarissima.Chi aveva tutto per farcela era il City ma la vittoria per 3-2 non è abbastanza e la qualificazione sfugge via nei minuti di recupero. Quando il portiere Hart sfiora la rete, trovando sulla sua strada un intervento strepitoso del collega Rui Patricio. Sporting Lisbona avanti 2-0 al termine del primo tempo grazie ai gol di Fernandez (punizione per fallo causato da Balotelli, ammonito) e Van Wolfswinkel. E' SuperMario a suonare la carica Citizens nella ripresa con l'assist per l'1-2 di Aguero e la rete su rigore del 2-2. Aguero firma anche il 3-2, l'assedio finale non porta frutti.Il Valencia pareggia 1-1 a Eindhoven dopo il 4-2 dell'andata, valanga Hannover (4-0) sullo Standard Liegi: serata sfortunata per Kanu, autore di due autogol. L'Atletico Madrid espugna per 3-0 il campo del Besiktas grazie ai centri di Adrian, Falcao e Salvio e passa; strepitoso Huntelaar, autore di una tripletta nel 4-1 in rimonta che spinge lo Schalke 04 ai quarti ai danni del Twente. Miracolo Metalist, che dopo lo 0-1 dell'andata con l'Olympiacos va a vincere 2-1 in Grecia (padroni di casa avanti per primi). Il gol vittoria degli ucraini porta la firma di Dedic, che si fa perdonare un inguardabile cucchiaio dal dischetto.

Champions League

Europa - Champions League

Milan unica italiana ai Quarti

Andata: 27 e 28 marzo 2012, ritorno 3 e 4 aprile 2012.

Apoel - Real Madrid (27/03/12 Andata; 04/04/12 Ritorno)
Benfica  - Chelsea (27/03/12 Andata; 04/04/12 Ritorno)
Olympique Marsiglia - Bayern Monaco (28/03/12 Andata; 03/04/12 Ritorno)
Milan - Barcellona (28/03/12 Andata; 03/04/12 Ritorno)