giovedì 15 marzo 2012

Christian Poulsen

I tifosi della Juventus, ricordano il danese Christian Bjørnshøj Poulsen, che nelle file della "signora", ha giocato 2 stagioni. Nel luglio del 2008, la Juve lo acquista per circa 10 milioni di euro dagli spagnoli del Siviglia, facendogli firmare un contratto quadriennale. Il 31 agosto 2011 è passato ai francesi dell'Evian-Tg, squadra neopromossa della Ligue 1 francese. Grazie a questo trasferimento, è diventato insieme al rumeno Florin Răducioiu l'unico giocatore nella storia del calcio ad aver giocato in tutti i maggiori cinque campionati europei (Italia, Spagna, Inghilterra, Germania, Francia). Nel settembre del 2000, Poulsen passa all' Fc Copenhagen. Si mette subito in mostra nel centrocampo dei Løverne, e nel marzo del 2001 contribuisce alla vittoria del campionato, trofeo che manca dalla stagione 1992/1993. La sua seconda stagione nel Copenaghen, Poulsen esordisce nei preliminari di Champions League il 25/07/2001 contro i georgiani del Torpedo Kutaisi. All'andata finì 1-1 mentre il 1 agosto il Copenaghen vinse per 3-1 e passò il turno. Al terzo e turno preliminare, il Copenaghen incontra la Lazio. L'andata 08/08/2001, la Lazio, allenata da Dino Zoff perde 2-1 (gol di Crespo per i biancocelesti) in Danimarca. Il ritorno il 21/08/2001, la Lazio grazie anche a più di 50 mila spettatori dell'olimpico vince per 4-1. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, ma nella ripresa si scatena Crespo in rete al 48' e al 63', un minuto più tardi al 64' segna Claudio Lopez, poi accorcia il sudafricano Zuma per i danesi all' 81', e chiude fiore al 90'. Poulsen gioca tutte e 4 le partite, e gioca altre 3 partite in Coppa Uefa, dopo l'eliminazione dalla Champions. Il Copenaghen dopo aver eliminato FK Obilic, e Ajax, non raggiunge gli ottavi, venendo eliminato dai tedeschi del Borussia Dortmund. Al 44' del primo tempo Poulsen e l'attaccante ceco del Borussia Dortmund Koller vengono espulsi. Alla fine della competizione il Borussia Dortmund arriva in finale, perdendo per 3-2 contro gli olandesi del Feyenoord, allenati da Bert van Marwijk attuale tecnico della Nazionale olandese. A fine stagione il Copenaghen finisce secondo nella Superliga, a pari punti con il Brøndby vincitore del campionato. Christian Poulsen dopo un buon campionato nel novembre del 2001 viene convocato per la prima volta in Nazionale maggiore dal c.t. Morten Olsen (dal 2000 alla guida della Danimarca), e gioca tutti i 90 minuti nell'amichevole Danimarca-Olanda 1-1 con le reti di Hasselbaink per l'Olanda e Martin Jörgensen (ex Udinese e Fiorentina) per i danesi. Viene convocato per la Coppa del Mondo FIFA del 2002, e gioca 3 partite. Nel luglio del 2002 viene acquistato per circa 8 milioni di euro dai tedeschi dello Schalke 04. A Gelsenkirchen rimane per 4 stagioni, vincendo per 2 volte la Coppa Intertoto (2003 2 2004), e nel 2005 la Coppa di Lega tedesca, battendo in finale lo Stoccarda, allenato da Trapattoni. Poulsen decide di non rinnovare il contratto con i tedeschie e nel luglio del 2006 passa al Siviglia.
Nelle sue due stagioni in Liga col Siviglia, Poulsen ha vinto una Coppa di Spagna (2006/2007), e una Supercoppa di Spagna (2007), mentre in campo internazionale ha vinto una Coppa Uefa (2006/2007) e una Supercoppa Uefa (2006).
Il 25/08/2006, il Siviglia sfida a Monaco allo "Stadio Louis II" il Barcellona di Frank Rijkaard , che ha vinto il campionato con 12 punti di distacco dal Real Madrid 2°. In campo per il Barça, gioca titolare il giovane Lionel Messi, al suo terzo anno in prima squadra. In panchina siedono i nuovi acquisti: Zambrotta e Thuram, arrivati dalla Juve retrocessa in B per le vicende giudiziarie, e la punta Islandese Gudjohnsen, arrivato dal Chelsea per 12 milioni. Al termine dei 90 minuti il Siviglia vince 3-0, con i gol di Renato al 7', Kanouté al 45' e l'italiano Maresca su rigore al 90', e Poulsen gioca tutti i 90 minuti. Il  16/05/2007, Poulsen vince il suo secondo trofeo con i Rojiblancos (biancorossi), vincendo la Coppa Uefa 2006/07, battendo per 5-3 ai calci di rigore l'Espanyol nella finale tutta spagnola giocata all'Hampden Park di Glasgow. Andalusi in vantaggio al 18' con Adriano e pari catalano al 28' con Riera. Dal 68' l'Espanyol si è ritrovato in dieci uomini per l'espulsione di Moises (doppio giallo). Il risultato non cambia più fino al 90' e si va ai supplementari. Al 105', quindi, Siviglia di nuovo in vantaggio con Kanouté e al 115' il nuovo pareggio di Jonatas. Ai calci di rigore, poi, decisive le tre parate di Palop per il Siviglia sui tiri di Luis Garcia, Jonatas e Torrejon. Per il Siviglia si tratta della seconda affermazione consecutiva in Coppa Uefa, che così entra nella storia di questa competizione, visto che prima del Siviglia l'unica squadra a centrare due vittorie consecutive nella Coppa era stato il Real Madrid nel 1984-1985 vinse con gli Ungheresi del Videoton, e nel 1985-1986 vinse con i tedeschi del Colonia. Il terzo trofeo di Poulsen con gli andalusi, è la conquista della Coppa del Re 2006-2007. Il 23/06/2007 il Siviglia batte 1-0 il Getafe con un gol al 10' du Kanouté. Poulsen gioca tutti i 90 minuti, e sulla panchina del Getafe siede il tedesco Bernd Schuster, che allenerà il Real Madrid la stagione 2007/2008. Il quarto e ultimo trofeo di Poulsen con gli andalusi è la conquista della Supercoppa di Spagna ai danni del Real Madrid (che a fine anno vincerà il campionato e la Coppa di Spagna) del neo allenatore Schuster che 2 mesi prima siedeva sulla panchina del Getafe. All'andata l'11/08/2007 il Siviglia vince in casa per 1-0 con gol su rigore di Luís Fabiano al 27'. Nella gara di andata, al posto di Poulsen, gioca Seydou Keita (ora al Barcellona), mentre nella gara di ritorno il 19/08/2007 Poulsen è titolare nella vittoria per 5 - 3 al Bernabéu nella partita di ritorno per la Supercoppa di Spagna. Le reti della serata: Renato (S) al 17', Drenthe (R) al 24', Renato (S) al 29', Kanoute (S) su rigore al 38', Cannavaro (R) al 45', Ramos (R) all'80', Kanoute (S) all'82' e 90'. Poulsen nella prima stagione (2006/2007) gioca: 33 partite e un gol in campionato, 15 partite e un gol in Coppa Uefa, 1 presenza in Supercoppa Europea e una presenza in Coppa del Re. Nella seconda stagione (2007/2008) gioca: 29 presenze e 3 gol in campionato, 2 presenze in Coppa del Re, 1 presenza nella Supercoppa di Spagna, 9 presenze in Champions League (2 nei preliminari), e 1 in Supercoppa Europea, contro il Milan che vince per 3-1 dove Poulsen gioca in difesa. A fine stagione viene ingaggiato dalla Juve, dove in due stagioni gioca 48 partite in campionato segnando un gol. Dopo due stagioni lascia i bianconeri, firmando per gli inglesi del Liverpool per circa 5,5 milioni di euro. Nei Reds Poulsen gioca 12 partite in campionato, soltanto 9 da titolare e 9 in Coppa Uefa. Il 31 agosto 2011, si svincola dal Liverpool e passa ai francesi dell'Evian-Tg, dove trova i connazionali Wass, Kahlenberg e Andersen, in squadra sono arrivati anche gli esperti Jerome Leroy e Sidney Govou, e il giovane attaccante della nazionale tunisina Saber Khelifa. In questa stagione Poulsen ha ritrovato la continuità e finora ha disputato diciotto partite di campionato e 3 partite in coppa di Francia (tutte da titolare). Ultima presenza il 10 marzo 2012.





giovedì 5 maggio 2011

Kily Gonzales

Kily González (Rosario, 4 agosto 1974), all'anagrafe Cristian Alberto Gonzalez Peret ex Inter, nell'estate del 2006, scaduto il contratto con i nerazzurri, è tornato a giocare in patria, nelle file del Rosario Central la squadra con cui aveva cominciato la sua carriera. La stagione 2006/2007 nel torneo di apertura gioca 16 partite mettendo a segno 3 reti. Il torneo di apertura 2006, è vinto dall'Estudiantes de La Plata, dopo aver battuto nello spareggio il Boca Junior. Entrambe le squadre conclusero il torneo a pari punti, ma le regole Argentine non tengono conto della differenza reti, per questo motivo lo spareggio serve a decretare la squadra campione. Nell'Estudiantes a centrocampo brilla Juan Sebastián Verón, anche lui come Kily, ha lasciato l'Inter in estate per riapprodare nel club che lo ha lanciato. Sulla panchina dell'Estudiantes campione, siede l'attuale tecnico del Catania Diego Simeone, che riesce nell'impresa di vincere il titolo a distanza di 23 anni dall'ultima vittoria.
I capocannonieri del torneo sono: Mauro Zarate del Vélez (12 reti in 19 partite) e Rodrigo Palacio del Boca Juniors (12 reti in 20 partite). Nel San Lorenzo c'è il futuro napoletano Ezequiel Lavezzi (17 presenze e 3 reti), e nel River Plate milita il futuro madridista Gonzalo Higuain (17 presenze e 8 reti). Nel torneo di clausura, Kily Gonzales segna una rete in 15 partite. A fine campionato il titolo di clausura lo vince il San Lorenzo di Lavezzi. Nella stagione 2007/2008, apertura 2007, Kily Gonzales gioca soltanto 7 partite e a fine apertura, il Rosario chiude all'ultimo posto in classifica con 14 punti, frutto di 2 vittorie 8 pareggi e 9 sconfitte, a meno 4 dal San Martin penultimo. Con Kily Gonzales in campo il Rosario ha conquistato 9 punti dei 14 complessivi drutto di 2 vittorie 3 pareggi e 2 sconfitte. Da ricordare la straordinaria media gol dell'attuale centravanti dell'Udinese Germán Denis, che con la maglia dell'Indipendiente è autore di 18 gol in 19 partite. Nel torneo di clausura 2008, Kily gioca 17 delle 19 partite, mettendo a segno 3 reti (2 delle quali importanti alla fine del risultato). Alla prima giornata del torneo clausura, all' 84' con un gran tiro dalla distanza, sigla il pareggio contro il Boca, e alla 13° giornata al 90' sempre con un tiro dalla distanza piega il Racing Club de Avellaneda segnando il gol del 3-2. A fine stagione il Rosario chiude il campionato clausura al 9° posto con 27 punti (7 vittorie 6 pareggi e 6 sconfitte). Il Rosario, nella stagione (2008/2009), chiude al penultimo posto in classifica nel torneo apertura 2008, e Kily Gonzales mette a segno 2 reti in 14 presenze. In testa alla classifica a pari punti ci sono tre squadre: Boca Juniors, Tigre e Rosario. Per stabilire la vicente del campionato si è effettuato un triangolare all'italiana, con gare in campo neutro, e chi farà più punti, sarà campione d'Argentina. Alla fine ha vinto il Boca Juniors che ha conquistato il suo 23° campionato argentino. Nel torneo clausura 2009, il Rosario chiude la stagione al 10° posto, ma non basta per evitare i play off promozione/retrocessione. Il Rosario dovrà affrontare il Belgrano. Nel doppio confronto il risultato è di 2-1 in favore del Rosario che rimane nella massima serie. A fine clausura Kily Gonzales (compresi i play off) gioca 12 partite, mettendo a segno una rete. La scorsa stagione 2009/2010, Kily passa in prestito al San Lorenzo, e quì gioca la "copa sudamericana", l'equivalente dell'europa league in europa. Kily gioca 5 partite segnando un gol in copa sudamericana, e 16 partite nel torneo apertura 2009, e altre 16 nel torneo clausura 2010. Retrocede invece dopo 25 anni il Rosario Central. L'andata dei play off: All Boys-Rosario finisce 1-1. Il Rosario riesce a pareggiare al 91' con Guillermo Burdisso "ora alla Roma" fratello di Nicolas, che sugli sviluppi di un calcio d'angolo segna l'1-1. Il ritorno si gioca davanti a più di trentamila spettatori, ma il Rosario perde clamorosamente per 3-0 dopo l'1-1 dell'andata, e retrocede in primera B (la nostra serie B) dopo 25 anni, mentre l'All Boys, torna nella massima categoria dopo 30 anni. In questa stagione 2010/1011 Kily Gonzales è tornato al Rosario, e ha giocato 17 delle 32 partite fin quì disputate dal Rosario, segnando 2 reti. Il Rosario in classifica si trova in 9° posizione a meno quattro punti dall'Atlético Tucumán 4° in classifica. E' ancora in corsa per i play off, infatti mancano cinque giornate alla fine del campionato, e il 14 maggio, ci sarà lo scontro diretto in casa con l'Atlético Tucumán. Nel Rosario gioca anche un'altra conoscenza del calcio italiano: Luciano Gabriel Figueroa (Rosario, 19 maggio 1981). Nel gennaio 2010 rescinde il contratto con il Genoa, e firma un accordo di due anni e mezzo con la sua prima squadra, il Rosario Central. La scorsa stagione nel torneo clausura 2010, in 9 presenze "11 con lo spareggio" ha segnato 2 reti. Quest'anno in 26 partite ha segnato 10 reti. Con la Nazionale ha giocato la Coppa America 2004 (medaglia d'argento), le Olimpiadi di Atene 2004 (medaglia d'oro) e la Confederation Cup nel 2005 (secondo posto). In totale ha collezionato 15 presenze e 9 gol prima di infortunarsi gravemente e perdere l'opportunità di giocare i Mondiali del 2006 in Germania.

lunedì 2 maggio 2011

Roberto Acuna





Roberto Acuña soprannominato "Toro" per il suo agonismo, è un argentino che ha ricevuto la cittadinanza paraguaiana essendosi trasferito in questo paese quando era ancora piccolo: ciò gli ha permesso di diventare per anni il numero 10 della Nazionale di calcio del Paraguay, diventandone il terzo in ordine di presenze con 100, dietro a Carlos Gamarra primo con 110 e Paulo da Silva secondo con 103 presenze. Roberto nasce il 25 marzo del 1972 ad Avellaneda, una città portuale dell'Argentina, nella provincia di Buenos Aires. Dopo aver cominciato a giocare per il Club Nacional (una società calcistica paraguaiana), nel 1989, giocò per quattro stagioni in Argentina, con Argentinos Juniors, Club Atlético Independiente e Boca Juniors, prima di trasferirsi in Spagna nel 1997, dove giocò nel Real Zaragoza, nel Deportivo de La Coruña e nell'Elche in serie B spagnola. Dopo essere andato nell' Al-Ain, squadra degli Emirati Arabi, nella stagione 2006/2007 fece ritornò in Argentina nel Rosario Central, ma dopo un breve periodo passò ai paraguaiani dell'Olimpia Asunción. Si ritirò inizialmente nel 2007con la maglia dell'Olimpia Asunción, ma nel 2009 ritornò in attività con il Club Rubio Ñú. La stagione "2010" in 21 presenze di campionato ha realizzato 8 gol, mentre nella stagione "2011" in 33 partite ha segnato 4 reti. In questa stagione "2012", in sette partite di campionato ha realizzato 2 reti, l'ultima l'11 marzo 2012 ( Rubio Ñú - Deportivo Carapeguá 1-2), mentre la sua ultima presenza è del 17 marzo 2012 (Cerro Porteño PF - Rubio Ñú 3-1). Con la Nazionale di calcio paraguaiana, ha ottenuto 100 presenze con 5 reti all'attivo. Ha partecipato a 3 Mondiali (1998, 2002, 2006), e alla Copa América (1993, 1995,1997,1999). In carriera ha vinto 1 Recopa Sudamericana "1995" (l'equivalente della Supercoppa Europea) con la maglia dell'Independiente, 1 Coppa del Re (Real Zaragoza: 2001), ed 1 Supercoppa di Spagna (Deportivo de La Coruña 2002). Le sue ultime due presenze in Nazionale paraguaiana, sono datate 8 e 12 giugno 2011. L'8 giugno 2011 Paraguay-Bolivia 0-0 amichevole, Roberto entra in campo all'85' minuto, mentre il 12 giugno 2011 partì titolare nell'amichevole vinta 2-0 contro la Romania.

lunedì 11 aprile 2011

Juan Manuel Iturbe Arévalo

Juan Manuel Iturbe, sogno d'estate neanche troppo proibito del Napoli di De Laurentiis, ha firmato per il Porto, per 4.250.000 €, e contratto quinquennale al giocatore. Nato a Buenos Aires il 4 giugno 1993, da genitori paraguaiani, da piccolo si è trasferito al seguito dei genitori nel loro paese natio, il Paraguay, e dunque è dotato di doppio passaporto. Ben presto si segnala alle cronache nazionali per il suo indiscusso talento, tanto che gli addetti ai lavori lo paragonano a Lionel Messi. Alto 1,69, Iturbe gioca indifferentemente come ala destra o sinistra, ed anche come trequartista, mettendo in mostra qualità tecniche fuori dal comune. Calcisticamente è cresciuto nelle giovanili del Cerro Porteño sotto la guida dell’allenatore Pedro Troglio, vecchia conoscenza della nostra serie A. Proprio l’ex calciatore di Ascoli, Lazio e Verona porta Iturbe all’esordio in Primera Divisòn: il 28 giugno 2009 il giovanissimo sudamericano debutta contro il Libertad, in quella stessa stagione con la maglia rossoblu conquisterà il suo primo titolo, il torneo di Apertura 2009. Dopo la militanza nell’Under 17 e nell’Under 20 paraguaiana, a poco più di sedici anni, ha esordio nella Nazionale maggiore paraguaiana, nell'amichevole non ufficiale contro il Cile il 4 novembre 2009. Fin qui tutto bene, tifosi e federazione contenti, il piccolo gioiello promette bene. Dopo l’estate, però, qualcosa cambia. Nel marzo del 2010, Juan Manuel sorprende tutti; non rinnova il suo vincolo con il Cerro Porteño e va a Buenos Aires, dove viene tesserato per giocare con il Quilmes, squadra argentina, neopromossa nella massima serie. Il Quilmes, conta fra i suoi dirigenti anche Anibal Fernandez, ministro degli interni nel governo presieduto dalla peronista Cristina Kirchner. La sua presenza a Buenos Aires diventa una questione di Stato, interviene direttamente il potente presidente del federcalcio locale Julio Grondona, che non vuole lasciarsi scappare il campione in erba. Il Cerro Porteño, ovviamente, insorge, così come i dirigenti federali paraguaiani che parlano senza mezzi termini di un vero e proprio sequestro di persona a fini calcistici. Juan Manuel non gioca nemmeno una partita con il Quilmes ma è immediatamente convocato dall’Under 20 guidata da quello che diventerà poi il successore di Diego Maradona sulla panchina della Selección, Checho Batista. Non solo, per invogliarlo a lasciarsi definitivamente alle spalle il suo passato paraguiano, gli argentini se lo portano pure come sparring partner ai mondiali sudafricani permettendo così a Juan Manuel di allenarsi per un mese assieme a Messi e compagni. Il dado, a questo punto, è tratto, lo “scippo”, come lo definisce la stampa di Asuncion, è consumato. I tradizionali buoni rapporti fra le due federazioni e il peso politico del padrino Grondona fanno smorzare il conflitto. Iturbe, intanto, disputa il campionato sudamericano under 20, giocato in Perù (dal 16 gennaio al 12 febbraio 2011), con la nazionale argentina. Ha segnando tre reti, una più bella dell’altra, in nove partite. Incredibile lo slalom da centrocampo nella partita contro il Cile, un gol alla Maradona. Diventa la stella del torneo vinto poi dai brasiliani. Il 15 febbraio fa ritorno al Cerro Porteno, dove è rimasto fino al luglio 2011. Il 18 febbraio 2011, tre giorni dopo il suo ritorno al Cerro, segna 2 reti in coppa Libertadores, contro i cileni del Colo Colo. Entra ad inizio ripresa, prendendo il posto di Julio dos Santos, stella della squadra che ha giocato in Europa con il Bayern Monaco, Wolsburg e Almeria, e dopo neanche due minuti dal suo ingresso in campo Iturbe segna il 3-1 e chiude il match all' 86' segnando il definitivo 5-2. Le altre reti del Cerro Porteno sono state segnate da, Roberto Nanni (in rete al 2' minuto e al 69' minuto), Julio dos Santos (al 7' minuto) e come gia' detto Iturbe (47' e 86' minuto), mentre le reti del Colo Colo portano le firme di Cristóbal Jorquera (ora al Genoa) e Esteban Paredes. Il centravanti Roberto Nanni, per onor di cronaca, ha giocato due anni in Italia. La sua prima stagione 2005/2006, ha giocato nel Siena in A, (8 presenze, zero reti), poi nel calciomercato di gennaio passa al Messina sempre in A, dove totalizza 9 presenze e una rete, segnata al Lecce il 12 marzo 2006 durante Messina-Lecce 2-1. Dopo i primi 45 minuti le squadre sono sull' 1-1, al 77' il tecnico del Messina, Bortolo Mutti, sostituisce Arturo Di Napoli, e dopo 8 minuti, Nanni sigla il 2-1. A fine campionato, Roberto Nanni per la stagione (2006/2007), passa al Crotone in serie B. Con i calabresi, totalizza 8 presenze e segna 2 reti, nel gennaio si svincola e rimane senza squadra per quasi dieci mesi, prima di ritornare in Argentina al Velez Sarsfield. Dopo 20 presenze e una sola rete in campionato, nel luglio del 2009 accetta di rimettersi in gioco nel Cerro Porteno, con buoni risultati. Tornando al nostro protagonista "Iturbe", nella stagione 2010/2011, in campionato ha giocato 15 partite (solo 4 da titolare), mettendo a segno 3 gol, mentre in Coppa Libertadores (l'equivalente della Champions League europea), ha giocato 8 partite (2 da titolare), e ha segnato 2 reti. In questa stagione 2011/2012 nel Porto ha giocato 3 partite di campionato, 2 in "Taça de Liga" e 1 in  "Taça de Portugal". Nel Porto veste la maglia numero 27, la scorsa stagione nel Cerro vestiva la maglia numero 21.






giovedì 7 aprile 2011

UEFA Europa League 2011-2012

UEFA Europa League 2011-2012

Manchester all'inferno: United e City escono dall'Europa League agli ottavi. Dopo la sconfitta a Old Trafford, i vice campioni d'Europa si arrendono anche nel ritorno all'Athletic Bilbao, che si impone per 2-1. Gli uomini di Mancini battono 3-2 in rimonta lo Sporting Lisbona (gol su rigore e un assist di Balotelli), ma non basta dopo lo 0-1 dell'andata. Ai quarti Valencia, Atletico Madrid, Hannover, AZ Alkmaar, Metalist e Schalke 04.Piange lacrime amare la Manchester calcistica, che vede entrambe le sue squadre dire addio all'Europa. L'impresa più dura toccava allo United, chiamato a ribaltare il clamoroso 2-3 casalingo. Ma anche al ritorno l'Athletic Bilbao di Marcelo Bielsa si dimostra squadra solida: Llorente poi De Marcos e la rete di Rooney serve soltanto a rendere la sconfitta meno pesante ai Red Devils. Ma la pillola resta amarissima.Chi aveva tutto per farcela era il City ma la vittoria per 3-2 non è abbastanza e la qualificazione sfugge via nei minuti di recupero. Quando il portiere Hart sfiora la rete, trovando sulla sua strada un intervento strepitoso del collega Rui Patricio. Sporting Lisbona avanti 2-0 al termine del primo tempo grazie ai gol di Fernandez (punizione per fallo causato da Balotelli, ammonito) e Van Wolfswinkel. E' SuperMario a suonare la carica Citizens nella ripresa con l'assist per l'1-2 di Aguero e la rete su rigore del 2-2. Aguero firma anche il 3-2, l'assedio finale non porta frutti.Il Valencia pareggia 1-1 a Eindhoven dopo il 4-2 dell'andata, valanga Hannover (4-0) sullo Standard Liegi: serata sfortunata per Kanu, autore di due autogol. L'Atletico Madrid espugna per 3-0 il campo del Besiktas grazie ai centri di Adrian, Falcao e Salvio e passa; strepitoso Huntelaar, autore di una tripletta nel 4-1 in rimonta che spinge lo Schalke 04 ai quarti ai danni del Twente. Miracolo Metalist, che dopo lo 0-1 dell'andata con l'Olympiacos va a vincere 2-1 in Grecia (padroni di casa avanti per primi). Il gol vittoria degli ucraini porta la firma di Dedic, che si fa perdonare un inguardabile cucchiaio dal dischetto.

Champions League

Europa - Champions League

Milan unica italiana ai Quarti

Andata: 27 e 28 marzo 2012, ritorno 3 e 4 aprile 2012.

Apoel - Real Madrid (27/03/12 Andata; 04/04/12 Ritorno)
Benfica  - Chelsea (27/03/12 Andata; 04/04/12 Ritorno)
Olympique Marsiglia - Bayern Monaco (28/03/12 Andata; 03/04/12 Ritorno)
Milan - Barcellona (28/03/12 Andata; 03/04/12 Ritorno)





lunedì 28 febbraio 2011

Ronaldo Luís Nazário de Lima

Il 14 febbraio 2011,si è ritirato uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio. Ronaldo, soprannominato il “Fenomeno”, ha annunciato in lacrime il suo addio al calcio. Queste le sue parole: ‘Vorrei andare avanti, ma non ce la faccio’; ‘Penso ad una giocata, ma non riesco ad eseguirla come vorrei’,‘Non ce la faccio piu’. E’ il momento’ di lasciare, ‘ma e’ stato bello in maniera pazzesca’.Ronaldo era legato al Corinthias, con un contratto valido fino alla fine dell'anno, era arrivato al club “paulista” l'11 dicembre 2008.